lunedì 23 aprile 2012

23 Aprile 2012 - La Giornata Mondiale del Libro.


Oggi è stata la Giornata Mondiale del Libro e anche ad Avellino abbiamo festeggiato in qualche modo.Si era pensato a qualcosa che coinvolgesse parti della città come il corso con i suoi "arredi" ma, il brutto tempo ha fatto la sua parte e non l'ha permesso. Così, siamo stati a discutere in un bar del centro con dei bambini di quinta elementare che incuriositi ci hanno posto domande sulla nostra esperienza di lettori e sull'attività della associazione di cui faccio parte (Il Presidio del libro di Avellino). I bambini ci hanno letteralmente stupito e c'è chi ha dato consigli, chi ha raccontato i libri letti, chi ha comunicato il significato compreso e c'è stato anche, chi ha mostrato l'equipaggiamento da "Libro Soccorso" con tanto di valigetta (piena di libri, strumenti da lavoro) e camice bianco! Iniziativa questa, organizzata a scuola e portata avanti con sempre più entusiasmo. Dopo aver discusso, hanno cominciato a far poesie dorsali e noi con loro. Io prima di scendere da casa mi sono divertita a farne qualcuna che vi propongo qui:


Ieri,
cena con Gramsci:
discussione,
grandi speranze.




La Terza Repubblica. Partiti contro presidenti:
brevi interviste con uomini schifosi.


I fiori del male:
poesie 
prima che sia notte.


lunedì 12 marzo 2012

Felicità

Se tutte le stelle del mondo 
a un certo momento 
venissero giu' 
tutta una serie di astri 
di polvere bianca scaricata dal cielo 
ma il cielo senza i suoi occhi 
non brillerebbe piu' 
se tutta la gente del mondo 
senza nessuna ragione 
alzasse la testa 
e volasse su 
senza il loro casino 
quel doloroso rumore 
la terra povero cuore 
non batterebbe piu' 
mi manca sempre l'elastico 
per tener su le mutande 
cosi' che le mutande 
al momento piu' bello mi vanno giu' 
come un sogno finito 
magari un sogno importante 
un amico tradito 
anch'io sono stato tradito 
ma non m'importa piu' 
tra il buio del cielo 
le teste pelate bianche 
le nostre parole si muovono stanche 
non ci capiamo piu' 
ma io ho voglia di parlare 
di stare ad ascoltare 
continuare a far l'asino 
di comportarmi male 
per poi non farlo piu' 
ah...... 
felicita'... 
su quale treno della notte viaggerai 
lo so..... 
che passerai...... 
ma come sempre in fretta 
non ti fermi mai 
si tratterebbe di nuotare 
prendendola con calma 
farsi trasportare 
dentro a due occhi grandi 
magari blu 
e per dovermi liberare 
attraversare un mare medioevale 
guardare contro un drago strabico 
ma di draghi baby.... 
non ce ne sono piu' 
forse per questo i sogni 
sono cosi pallidi e bianchi 
e rimbalzano stanchi 
tra le antenne lesse 
delle varie tv 
e ci ritornano in casa 
portati da signori eleganti 
si si che parlano 
e tutti quanti che applaudono 
non ne vogliamo piu' 
ma se questo mondo 
e' un mondo di cartone 
allora per essere felici 
basta un niente magari una canzone 
o chi lo sa.............. 
se no sarebbe il caso 
di provare a chiudere gli occhi 
e poi anche quando hai chiuso gli occhi 
chissa' cosa sara' 
ah.... 
felicita'...... 
su quale treno della notte viaggerai 
lo so....... 
che passerai...... 
ma come sempre in fretta 
non ti fermi mai 
ah........ 
felicita'..... 
su quale treno della notte viaggerai 
lo so...... 
che passerai....... 
ma come sempre in fretta 
non ti fermi mai 
ah...... 
felicita'....... 
su quale treno della notte viaggerai 
lo so........ 
che passerai....... 
ma come sempre in fretta 
non ti fermi mai


Lucio Dalla

lunedì 6 febbraio 2012

Ogni caso - Wislawa Szymborska

Poteva accadere.
Doveva accadere.
E’ accaduto prima. Dopo.
Più vicino. Più lontano.
E’accaduto non a te.
Ti sei salvato perché eri il primo.
Ti sei salvato perché eri l’ultimo.
Perché da solo. Perché la gente.
Perché a sinistra. Perché a destra.
Perché la pioggia. Perché un’ombra.
Perché splendeva il sole.
Per fortuna là c’era un bosco.
Per fortuna non c’erano alberi.
Per fortuna una rotaia, un gancio, una trave, un freno,
un telaio, una curva, un millimetro, un secondo.
Per fortuna sull’acqua galleggiava un rasoio.
In seguito a, poiché, eppure, malgrado.
Che sarebbe accaduto se una mano, una gamba,
a un passo, a un pelo
da una coincidenza.
Dunque ci sei? Dritto dall’animo ancora socchiuso?
La rete aveva solo un buco, e tu proprio da lì? Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo.
Ascolta
come mi batte forte il tuo cuore.

venerdì 30 dicembre 2011

...

Ieri,
diatriba d'amore contro un uomo seduto
castelli di rabbia:
frammenti di un discorso amoroso.

martedì 13 dicembre 2011

Una poesia dorsale "sui generis" :)

In attesa di comporre nuove poesie dorsali, pubblico qui l'ultima poesia fatta durante un pomeriggio trascorso presso la Biblioteca provinciale di Avellino. 
Suicidi dovuti
per un'apocalisse più svelta.

martedì 6 dicembre 2011

Nuove poesie :)

Rincorrendo la luna,
il giorno in cui Gabriel scoprì
l'ultima truffa,
il lungo silenzio
sotto il piumino.


Poi ci sono libri che non pensi possano avere un'utilità propria ed invece:

 (A): Scusa ma ti chiamo amore!
(B): Scusa ma ti voglio sposare!
(C): Dio li fa e poi li accoppia.

sabato 3 dicembre 2011

Quello che resta


L'amore fatale
un artista del mondo effimero.
Due lune
quel che resta del giorno
i tuoi occhi viola.


Questioni di cuore:
la moglie addosso
il patibolo,
la storia spezzata.